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Sandro Ferrucci

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Eneide (VI, 143): “uno avulso non deficit alter”.
P.P.P. primus pater patriae.
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Cosimo il Vecchio era ormai morto da più di cinquant’anni quando Pontormo ricevette la prima commissione medicea per questo bellissimo ritratto, che tra l’altro si rivelò fondamentale per la carriera dell’artista e con il quale si guadagnò fino alla sua morte il favore dei Medici.

Dopo molti anni dalla sua morte, Cosimo il Vecchio era ancora ricordato dai fiorentini come colui che era stato uno degli uomini più influenti d’Italia, sotto la sua guida Firenze divenne una delle città più all’avanguardia d’Europa, tanto che i suoi concittadini gli tributarono il titolo di Pater Patriae.

Per la raffigurazione di Cosimo, Pontormo si riferì all’iconografia di medaglie coniate dopo il 1465, anno in cui la Signoria gli conferì il titolo di Pater Patriae. In questo ritratto l’artista indaga con realismo i tratti del suo volto, cercando di farne emergere la più profonda interiorità.

Vestito con una semplice tunica foderata di pelliccia, il costume tradizionale dei cittadini repubblicani fiorentini, e il "berretto alla capitanesca" che ne esalta l'acuto profilo, Cosimo è seduto di tre quarti su uno scranno e sullo schienale a forma di pergamena è scritto “Cosm Med Ices P.P.P”, cioè “Cosimo Medici Primus Pater Patriae”, dove le tre P scolpite rimandano a una antica moneta con il profilo di Cicerone, illustre personaggio a cui egli fu spesso paragonato.

Raffigurato di profilo, il suo sguardo non cerca lo spettatore, ma guarda a destra, con gli occhi fissi verso una pianta di alloro, con un ramo tagliato e uno frondoso. La pianta, simbolo della famiglia de’ Medici e sapientemente utilizzata dal Magnifico in assonanza al suo nome (Laurentius/Laurus), allude qui all'estinzione del filone principale della casata e insieme al rinnovamento grazie ad un nuovo virgulto, come chiarisce la colta citazione tratta dall'Eneide (VI, 143): “uno avulso non deficit alter”, cioè “eliminato uno non manca chi lo sostituisca”, con allusione al rinnovarsi della casata con la nascita di Cosimo I de’ Medici nel 1519, colui che diventerà il primo Granduca di Toscana.

Pontormo, Ritratto di Cosimo il Vecchio, 1518

La mia copia era in vendita con prezzo incompiuta

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